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Quando è necessario ricorrere al taglio cesareo

Nonostante la gravidanza sia un evento fisiologico e innato, non sempre è possibile per una donna dare alla luce il proprio bambino con il parto naturale, ci sono dei casi in cui, per motivi di salute o per complicazioni di varia natura, sorte al momento del parto, è necessario ricorrere al taglio cesareo. Si tratta di un intervento chirurgico, durante il quale viene effettuata un’incisione di circa 15 cm sull’addome materno, per permettere al bimbo di venire alla luce. La durata dell’intervento oscilla fra i 30 e i 40 minuti e viene eseguito sotto anestesia locale, solo in casi di emergenza si preferisce utilizzare l’anestesia totale. Negli ultimi anni il ricorso al taglio cesareo è divenuto sempre più frequente, talvolta anche in casi non realmente a rischio, questo probabilmente è dovuto a una paura diffusa e a una mancata fiducia nei confronti dell’assistenza sanitaria; d’altra parte il medico tende ad assumere un atteggiamento difensivo della propria immagine, quando ci sono complicanze, preferendo il cesareo piuttosto che rischiare d’incorrere in futuri problemi di natura giudiziaria. E’ ovvio che dovrebbe essere sconsigliato categoricamente optare per il cesareo, dai primi di gravidanza di gravidanza, se non vi sono indicazioni di natura medica!

Generalmente i casi in cui è lecito e opportuno ricorrere a questo tipo di parto sono i seguenti:

  • Il travaglio non procede come di consueto e presenta invece complicazioni a carico della madre o sofferenza fetale.
  • Il cuore del bambino sembra battere in modo inadeguato, forse per carenza di ossigeno.
  • Il bambino si trova in una posizione poco funzionale per poter procedere con il parto naturale, ad esempio in una posizione podalica.
  • In caso di parto gemellare o pluri-gemellare.
  • Ci sono problemi a carico della placenta o del cordone ombelicale.
  • Il bambino è troppo grande o presenta malformazioni.
  • Generalmente si preferisce il taglio cesareo se la partoriente soffre di affezioni cardiache, polmonari o diabetiche.
  • Se in passato la donna ha già partorito con il cesareo, è probabile che sia più indicato praticarlo una seconda volta.

In caso di problematiche già presenti prima del travaglio, il medico sarà in grado di aiutarvi, al fine di analizzare al meglio la situazione e dirvi con sicurezza se è opportuno il taglio cesareo oppure no; in caso di complicanze al momento del parto, saranno i medici presenti a valutare sul momento. Qualora il parto cesareo sia previsto in precedenza e quindi programmato, potrà essere opportuno fare un colloquio con l’anestesista. Non dimenticate che il cesareo è pur sempre un intervento, e quindi nei giorni successivi dovrete mantenere una situazione di riposo per almeno due settimane, quindi organizzatevi, in modo da poter garantire alla vostra famiglia di sbrigare le faccende senza contare su di voi, in quel periodo, accortezza molto utile soprattutto se avete altri figli da accudire. Il dolore post-operatorio, e una ripresa fisica più lenta, sono aspetti con i quali è necessario fare i conti.

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