L’insonnia è, purtroppo, una costante per la maggior parte delle donne in stato di gravidanza: che si stia affrontando il primo, il secondo o il terzo trimestre, i disturbi del sonno sono frequenti anche perché amplificati dai crampi, dalle difficoltà di digestione, dall’ansia e dal numero elevato di occasioni in cui si va in bagno. Ovviamente, non si tratta di una novità: qualunque donna è consapevole che, durante i mesi in cui avrà il pancione, sarà costretta a dire addio al sonno sereno ed equilibrato. Ciò non vuol dire, in ogni caso, che si sia costrette alla rassegnazione: si possono mettere in pratica, infatti, degli accorgimenti ad hoc che consentono di limitare i problemi.
Per prima cosa, è necessario rinunciare al caffè, in modo particolare da mezzogiorno in poi: è essenziale evitare in ogni modo gli effetti della caffeina. Essa, è bene ricordarlo, è presente anche nel cioccolato. Se si ha voglia o si è obbligate a fare ginnastica, poi, è preferibile farla unicamente di giorno: infatti, nel caso in cui si pratichi dell’attività fisica di sera, o comunque poco prima di andare a dormire, l’organismo non è rilassato ma ancora pieno di adrenalina. L’acqua è, invece, alleata del sonno: i classici otto bicchieri di acqua quotidiani vanno benissimo per idratare l’organismo. Attenzione, però: se si beve molto prima di andare a letto, è normale che ci si sveglierà spesso nel corso della notte per andare in bagno.
Prima di coricarsi, invece, può essere utile mangiare uno snack: così facendo, infatti, non si rischia di dover fare i conti con i crampi allo stomaco dovuti alla fame nel bel mezzo della notte. Vanno bene il tè deteinato o una tazza di latte caldo, ma nulla vieta di gustare delle barrette integrali o addirittura una fettina di formaggio: quello che conta è che si tratti di carboidrati complessi, ma naturalmente bisogna escludere gli zuccheri, da cui deriverebbe una dannosa e inutile carica di energia. Infine, se è inverno, può essere utile concedersi un bagno caldo prima del sonno mentre, se è estate, va bene lasciare una finestra aperta, così da beneficiare dell’effetto soporifero dell’aria fresca (in alternativa, ovviamente, ci si può affidare a un ventilatore).