Dopo il parto, il bambino viene lasciato subito in compagnia della madre, affinché possa riconoscerla attraverso il contatto fisico e l’olfatto, stare corpo a corpo produce un senso enorme di sicurezza per il nuovo nato; questo permetterà al piccolo di avvicinarsi al seno materno per nutrirsi nel modo più naturale possibile, come d’altronde fanno tutti gli animali. Attaccarsi al seno per il neonato è una necessità fisiologica primaria, del tutto spontanea, un momento intimo e naturale ricco di emozione per l’intensa relazione madre-figlio.
Il latte materno è ricco di sostanze nutritive, la suzione dunque è importante a livello psicologico ma anche e soprattutto a livello nutrizionale, poiché in grado di soddisfare il fabbisogno del piccolo. Allattare al seno procura gioia e gratificazione anche nella madre e il suo benessere psicologico è avvertito dal piccolo, sensazione che lo aiuta a crescere sereno.
Molte mamme si chiedono, pensierose, “Io riuscirò ad allattare al seno?”, “Avrò latte a sufficienza per il mio piccolo?”, domande comprensibili, in un mondo dove sempre più spesso si sente parlare di allattamento artificiale. Però, per tranquillizzarsi, può essere sufficiente convincersi del fatto che i meccanismi di produzione del latte sono antichi e collaudati, poiché facenti parte da sempre della specie umana.
Il latte materno è un alimento unico, e data la sua unicità è importante fare di tutto per nutrire al seno il proprio piccolo, senza però che diventi uno stress o una preoccupazione. La tranquillità giova alla produzione di latte e la madre deve sentirsi libera dall’influenza di fattori psicologici negativi.
Il latte materno è un alimento ricco, ideale per ogni bambino, sempre a disposizione, alla giusta temperatura, e igienicamente adeguato. Sicuramente il latte artificiale non gode di questi vantaggi e per lo più presenta valori nutritivi più bassi. Il latte materno è in grado di rinforzare le difese immunitarie del piccolo, cosa che non avviene con il latte artificiale, per questo per almeno i primi tre mesi il bambino dovrebbe nutrirsi solo con latte materno.
Ma nello specifico quali sono i vantaggi che l’allattamento al seno procura nel neonato?
- Molte malattie, sottoposte a studi scientifici, hanno dimostrato di verificarsi con minor frequenza nei bambini allattati al seno. Ad esempio sono meno frequenti allergie, disturbi neuro intellettivi, deficit del sistema immunitario e malattie infettive.
- L’allattamento al seno riduce nei bambini il verificarsi di disturbi gastroenterici e di digestione.
- Il latte materno migliora la vista, il sangue, lo sviluppo intestinali e lo sviluppo psicomotorio.
- Il bambino allattato al seno, è meno sottoposto a condizioni croniche come il diabete di tipo 1.
Parlando invece della madre, quali sono nello specifico i vantaggi che l’allattamento al seno produce nella donna?
- La donna sperimenta una condizione di benessere psicologico nell’allattare al seno il proprio “cucciolo”, perché sa di soddisfare tutte le sue esigenze, e per questo può sentirsi importante.
- L’allattamento naturale riduce nelle donne il rischio di sviluppare i tumori al seno e alle ovaie.
- La donna che allatta al seno si riprende più velocemente dal parto, e questo favorisce l’involuzione dell’utero.
- L’allattamento al seno favorisce la perdita di peso, poiché comporta un dispendio di calorie e grassi, e favorisce dunque la possibilità di ritrovare il proprio peso forma.
- Allattare naturalmente al seno riduce il rischio di osteoporosi, un disagio a cui molte donne vanno incontro dopo la menopausa. Dunque, l’apparato scheletrico della madre viene rafforzato da questa esperienza.
- La madre, e di conseguenza il padre del bambino, traggono un evidente vantaggio economico dall’allattamento naturale, poiché non devono affrontare ulteriori spese per comprare il latte artificiale, i biberon e quant’altro.
La donna non deve spaventarsi, o preoccuparsi di “non essere in grado”, piuttosto deve lasciarsi andare in questo nuovo rapporto madre-figlio, seguendo la spontaneità, la naturalezza con cui il piccolo cercherà il seno per nutrirsi fin dalle prime ore dopo il parto.
Non disperatevi se l’attaccamento al seno non avviene subito o in modo perfetto, starà a voi aiutare il piccolo affinché impari ad attaccarsi nel modo corretto, con l’aiuto di persone esperte. Già in ospedale dovrete tenere il bambino vicino a voi il più possibile, perché sperimenti quel famoso contatto “pelle a pelle” che diventa essenziale; questo vi permetterà di comunicare con lui fin dall’inizio e d’ imparare a comprendere i suoi reali bisogni.
Se il latte non arriva subito in abbondanza, non disperate, perché potrebbe arrivare in seguito o comunque in misura sufficiente per i bisogni nutrizionali del vostro piccolo, infondo non tutti i bambini sono dei mangioni. Non lasciate che le influenze esterne turbino questo rapporto esclusivo con il vostro bambino, ascoltate i consigli dei medici, delle ostetriche, ma senza farvi condizionare da pessimistiche visioni, voi sapete più di chiunque altro cosa serva al vostro piccolo, assecondatelo, ascoltatelo e il vostro corpo farà altrettanto nella maggior parte dei casi.