Tra i tanti piccoli e grandi fastidi con cui si può avere a che fare, il prurito in gravidanza è uno dei più frequenti: di solito è localizzato in corrispondenza dei seni e della regione addominale, e il motivo della sua comparsa è da addebitare ai cambiamenti fisiologici che la gestazione comporta. Ciò non toglie che a volte siano altri i fattori indipendenti che scatenano questo sintomo poco piacevole, come gli eczemi, la secchezza della pelle, le intolleranze alimentari e le allergie. Certo è che le modificazioni ormonali hanno un ruolo decisivo, senza dimenticare che nel corso dei nove mesi la pelle dell’addome e del seno è sottoposta a una tensione di non poco conto, che si accentua negli ultimi tre mesi della gravidanza.
L’elasticità della cute viene messa a dura prova, in particolare dalla crescita dei livelli di estrogeni, che si traduce in un aumento del volume dei tessuti e della ritenzione idrica. Oltre a ciò, a influire sul prurito in gravidanza possono essere specifiche allergie che vengono accentuate da cambiamenti immunologici. Cosa si può fare, dunque, per far venire meno il fastidio dovuto a tale sintomo? Il primo consiglio è quello di bere molto, in modo tale che la pelle possa rimanere il più possibile idratata. Sempre con questo obiettivo, sin dalle prime settimane della gestazione sarebbe consigliabile usare delle creme contro le smagliature, o comunque elasticizzanti, da applicare tutti i giorni insieme a degli oli idratanti ed emollienti.
Come contrastare il prurito in gravidanza
Il prurito in gravidanza può essere contrastato, dunque, da prodotti emollienti ed idratanti, che hanno il pregio di combattere lo stiramento progressivo della pelle e la rendono un po’ più elastica. Per applicare le creme e gli oli, è necessario praticare dei leggeri massaggi, grazie ai quali viene stimolata la circolazione del sangue.
Un altro accorgimento che si può adottare per provare a lenire la sensazione di prurito in gravidanza consiste nell’usare un po’ di talco mentolato sulle zone del corpo interessate: in assenza di questo prodotto si può fare affidamento su lozioni rinfrescanti al bergamotto, alla lavanda o a base di acqua di rose. In alternativa, vale la pena di provare con i bagni tiepidi con l’amido di riso, che si fa apprezzare in queste situazioni per il suo potere sfiammante. La circolazione sanguigna degli arti inferiori viene stimolata anche da lunghe camminate all’aperto: passeggiare ogni giorno non può che fare bene, alla pelle e non solo.