Attenzione a quello che mangi in gravidanza. Tutto quello che finisce nel tuo intestino, infatti, va ad influenzare in qualche modo il futuro sviluppo del tuo bambino. Per esempio, di recente si è scoperto che assumere troppa liquirizia in gravidanza è pericoloso perché può nuocere gravemente allo sviluppo cognitivo del bambino. Non si tratta ancora di una vera e propria legge scientifica, ma solo di una scoperta effettuata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Helsinki, che ha studiato da vicino lo sviluppo di alcuni bambini. Sono emersi dei veri e propri problemi psichiatrici solo a carico dei figli delle consumatrici assidue di liquirizia. Chi l’avrebbe mai detto? All’apparenza innocua, la liquirizia in gravidanza può essere invece così pericolosa. I risultati della ricerca sono stati già pubblicati sull’American Journal of Epidemiology. Non serve davvero altro per essere avvertiti.
Ecco perché la liquirizia in gravidanza è pericolosa
Un fondamento scientifico alla ricerca degli studiosi finlandesi ovviamente esiste. L’assunzione prolungata di qualunque sostanza fa scattare una vera e propria programmazione fetale. Il feto, in altre parole, è solito rispondere alle condizioni ostili in cui si viene a trovare modificando la struttura di alcuni suoi organi. Nel nostro caso, la radice della liquirizia contiene sostanze acide come la glicirrizina che riducono il funzionamento dell’enzima 11β-HSD2. Questo enzima è necessario ad assicurare un’adeguata protezione al feto: fa sì che la placenta funzioni da barriera e permetta il passaggio solo delle sostanze buone per il feto e soprattutto del livello giusto di cortisolo, l’ormone dello stress. In assenza di questo corretto funzionamento, il feto è esposto a livelli elevati di cortisolo. Del resto, questa sequenza è ben nota per essere già stata comprovata nell’organismo dei topi. Nell’uomo gli effetti non dovrebbero discostarsi di molto.
La ricerca sugli effetti della glicirrizina è stata condotta su un campione di 378 bambini finlandesi nati nel 1998. Da una parte sono stati raggruppati i bambini nati da madri che consumavano fino a 250 grammi di liquirizia a settimana. Dall’altra, i figli di donne che consumavano meno di 250 grammi di liquirizia in gravidanza. Gli uni e gli altri sono stati sottoposti, tra gli 11 e i 13 anni, agli stessi test intellettivi e fisici.
Quali sono stati i risultati della ricerca?
I risultati sono stati tutti pressoché univoci. I figli delle più assidue consumatrici di liquirizia avevano registrato punteggi più bassi durante i test di abilità verbali, mnemoniche e logiche, un QI più basso degli altri ed una precoce tendenza alla pubertà. Non solo: questo gruppo di bambini mostrava una propensione tre volte maggiore degli altri a manifestare disturbi come deficit dell’attenzione e iperattività. Le differenze notate tra i bambini per nulla esposti, poco esposti e molto esposti alla glicirrizina, insomma, non sono state poche. Questo farebbe credere anche che gli effetti negativi della liquirizia in gravidanza possano crescere in modo lineare rispetto alla quantità che se ne consuma.
Il consiglio è, quindi, quello di prestare la massima attenzione a quello che mangi in gravidanza. E la glicirrizina non è solo nella liquirizia, ma si trova in numerose preparazioni di erboristeria utili ad abbassare la pressione e alleviare i bruciori di stomaco; è anche impiegata come additivo dolcificante in caramelle, bevande e persino medicinali. Quindi non è solo la liquirizia in gravidanza ciò che devi evitare, ma anche tutto ciò che è preparato con questa sostanza.
Il materiale fin qui elaborato ti suggerisce di fare attenzione anche ad elementi e cibi naturali. In ogni caso, vale la regola generale secondo la quale non bisogna mai eccedere nel consumo di nessuna sostanza, ma variare il più possibile la propria alimentazione, soprattutto in gravidanza.
In definitiva, quello riportato nell’articolo è semplicemente il risultato di un recente studio statistico che merita di essere ancora approfondito e verificato, anche se è già di per sé sufficiente a far sorgere una domanda: sei libera di mangiare ogni cosa o devi mettere in conto che anche quella che può sembrare una sostanza innocua, come la liquirizia, può essere pericolosa?